Q3, Pfizer rallenta, ma conferma la guidance 2025

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Pfizer ha chiuso il terzo trimestre 2025 con ricavi pari a 16,7 miliardi di dollari, in calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024 (–7% su base operativa). Il risultato riflette il rallentamento della domanda per i prodotti legati al COVID-19 — in particolare il vaccino Comirnaty e l’antivirale Paxlovid — solo in parte compensato dalla crescita del portafoglio non-COVID.

L’utile per azione rettificato si è attestato a 0,87 dollari, in diminuzione del 18% anno su anno, mentre l’EPS riportato è di 0,62 dollari. L’azienda ha comunque confermato la guidance per l’intero 2025, stimando ricavi compresi tra 61 e 64 miliardi di dollari e un utile per azione adjusted compreso nella forchetta 3,00–3,15 dollari, leggermente superiore alla precedente previsione (2,90–3,10 dollari).

Le vendite dei prodotti non-COVID sono cresciute del 4% su base operativa, un dato che segnala una progressiva diversificazione del business. In occasione della comunicazione dei dati trimestrali, il CEO Albert Bourla ha sottolineato l’impegno a “consolidare la crescita organica e migliorare la redditività” attraverso il controllo dei costi e il lancio di nuovi farmaci in ambito oncologico e immunologico. Tra gli elementi straordinari del trimestre figura un addebito di 1,35 miliardi di dollari legato a un accordo di licenza con la cinese 3SBio.

Per quanto riguarda il mercato europeo, il calo del business COVID suggerisce un riequilibrio strategico verso le linee terapeutiche a maggiore stabilità e con margini più ampi, con possibili effetti sulle politiche di accesso e sulle partnership locali.

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